CAMPAGNA ROMANA: i campi rom sgomberati e gli animali abbandonati a se stessi
GeaPress, assieme ai volontari di Roma, lancia l’appello al Sindaco Alemanno.
GEAPRESS – Sono almeno 150 i gatti ed una quindicina i cani, abbandonati dal Comune di Roma dopo lo sgombero dei campi nomadi degli scorsi mesi. Solo in minima parte sono stati recuperati dalle strutture comunali e solo dopo le insistenze dei volontari. Comportamenti che sanno di menefreghismo, fatto, questo, che si evince anche dalle risposte alle lettere di protesta piovute sul Comune. Gli Uffici di Roma, infatti, sono arrivati a rilasciare dichiarazioni che rasentano l’incredibile, come quella che non era possibile intervenire dal momento in cui nelle foto che i volontari allegavano alle richieste di aiuto, non era possibile risalire al campo sgomberato.
Al di là delle polemiche che ne sono conseguite, di sicuro il Comune di Roma ha sgomberato i campi senza coordinare interventi che prendessero in considerazione tutte le problematiche che ne sarabbero derivate; … umane e non.
Cani e gatti lasciati tra le macerie, in alcuni casi mortalmente crollate su piccoli mici rimasti così intrappolati nei roghi. Cani affamati che hanno divorato i gatti, scene raccapriccianti affrontate da un pugno di volontari, spesso aiutati dalla sezione cittadina dell’ENPA, che hanno dovuto affrontare in solitudine scene da post bombardamento. Cumuli di rottami, lamiere contorte, sporcizia ed animali vaganti. Un panorama più tipico di una metropoli degradata del terzo mondo che non della capitale d’Italia. Questa, però, non perde tempo per continuare a sostenere iniziative basate sulla cattività animale. Il Comune ed il suo zoo a pagamento (in realtà significativamente pendente dal bilancio del Campidoglio) e il delfinario privato di zoomarine. Luoghi di detenzione di animali con fini tipicamente commerciali.
In Via della Martora, come a Casal Bruciato, due ex campi nomadi sgomberati da un decisionismo da operetta, gli animali non avevano, però, alcun potere introitante. Si sono salvati solo grazie ai volontari ai quali GeaPress ha voluto dare spazio, con una ….. “CAMPAGNA ROMANA“ indirizzata la Sindaco Alemanno, all’Assessore all’Ambiente Marco Visconti ed al responsabile dell’Ufficio Diritti Animali, Marcello Visca. Nel video allegato alla pagina dello speciale, un filmato sulle disastrose condizioni nelle quali il Comune ha ritenuto giusto abbandonare gli squarci di (ex) campagna romana che, tra palazzi e periferie immense, erano stati occupati dai rom. Adesso gli zingari si sono trasferiti da altre parti, a volte seguiti dalle macchine della Polizia Locale per capire dove stavano andando.
Ci sono nuovi campi ed altri, quelli vecchi non sgomberati, dove recenti esternazioni di esponenti capitolini hanno inteso far capire la possibilità di nuovi interventi. Si ricordino, almeno, che si trovano a Roma. GeaPress ti invita a leggere lo speciale “CAMPAGNA ROMANA” e a firmare l’appello. (GEAPRESS – Riproduzione vietata senza citare la fonte).
ma almeno nella capitale dare esempio di civiltà era un dovere
Mi astengo dal dare giudizi politici, perchè non è questa la sede opportuna per farlo ma è evidente che alla giunta del sindaco Alemanno non importa niente degli animali. Io sono di Roma e dai contatti che ho avuto con i volontari del canile di Porta Portese e da esperienza diretta con le istituzioni comunali affermo on sicurezza che la situazione è disastrosa ed a questo ha contribuito la netta diminuzione dei fondi per gli animali e la soppressione dell’Ufficio Diritti Animali da parte del Comune. E’ facile prendersela con gli animali che non votano, ma la giunta Alemanno dovrebbe sapere gli amanti degli stessi sì!!
A quanti stanno a cuore i vari probblemi degli animali:” Mi permetto esprimere un modesto mio parere dettato dalla mia semsibilita’ verso questi esseri viventi e, mi auguro che tale pensiero verra’ condiviso in massima parte da chi mi legge.Si,e’ vero che l’avvenuto sgombero produca l’insana situazione di un apparente abbandono dei felini, pero’ bisogna pensare che le “colonie feline” non possono essere spostate dai luoghi sui quali da anni hanno generato la nascita di altri felini.Tutto cio’ a mio avviso, Tutti dovrebbero conoscere l’articolo che, detta la famosa e poco conosciuta Legge quadro 281/91,purtroppo!!!! Certamente che, i vari proprietari si dovevavo accollare il “disturbo ” dovere di portarsi dietro il proprio gatto. Ma,credo che questa e’ una lunga storia che risale alla nascita dell’uomo e cioe’:” il cane che si morde la propria coda” e nessuno puo’ farci NULLA o non e’ cosi?
Cordialmente.
Alberino mazzuca
Sez. prov.le ANPANA ONLUS Cosenza
CREDO CHE QUESTE PROBLEMATICHE IN ITALIA NON SI RISOLVERANNO MAI !!!!!!
SALUTI.
ALBERINO
Buongiorno, io sono una delle volontarie romane che ha partecipato alla cattura e messa in sicurezza degli animali lasciati a MORIRE nei campi rom dopo gli sgomberi . L’articolo descrive perfettamente in che situazione si trovano i cittadini che nella capitale hanno a cuore le sorti degli animali vaganti , “i paria” , quelli di cui le istituzioni non vogliono sentire parlare, quasi non esistessero. Ed infatti li ignoraro quasi totalmente. I pochi animali accolti nelle strutture comunali romane sono una minima parte di quelli presenti nei campi, e molti, soprattutto i cuccioli, sono morti sotto le ruspe e a causa dei fuochi che gli stessi zingari appiccano alle macerie dopo essere stati cacciati. Per poi andare a creare un nuovo campo da un’altra parte e ricominciare tutto da capo.
Vorrei aggiungere che tutti i cani ed i gatti che il comune non ha accettato di accogliere sono finiti e sono ancora nelle case di pochi volontari, che li hanno nutriti, sterilizzati e in certi casi fortunati fatti adottare, sostenendo tutti i costi, anche quelli di eventuali spostamenti verso la nuova famiglia. MAI in nessuno di questi campi si è visto un qualsiasi operatore del comune di roma, anche solo così, per fare una passeggiatina e dire ” io c’ero”.
Purtroppo nemmeno le mail e i fax di protesta sono serviti a qualcosa, perchè normalmente non ci sono risposte, e se qualcuno si degna di darle, sono sempre costituite da frasi fatte , non risolutive e spesso anche offensive per l’intelligenza altrui. Vorrei tanto poter dire ” speriamo in un miglioramento della situazione, auspichiamo in un maggiore interessamento delle autorità preposte..” ma so che mentirei a me stessa dicendolo, perchè ormai tutti noi volontari romani abbiamo un’unica certezza : che questa nuova giunta comunale non ha alcun interesse a cambiare lo “status quo”. Tanto ci siamo noi cretini che lavoriamo ( aggratis… ) per loro togliendogli le castagne dal fuoco…..
Dei 150 gatti e dei cani non se ne era fatta carico ENPA?… Hanno oltre 200 sedi dislocate sul territorio nazionale…
Sicuro che al Comune di Roma poco importa dei cani o gatti post sgombero rom…
Alemanno non convince neanche se stesso quando si specchia…
Su Visca stendiamo un pietoso velo….non cambierà nulla senza un intervento popolare di nota….o un lavoro coordinato delle Associazioni per raccogliere gli animali dopo uno sgombero rom, con o senza l’intervento Comunale….e ai rom proibire gli animali nei loro campi…che puntualmente abbandonano…
come sempre i problemi ,si risolvono a metà .
non sanno che questi essei (a due zampe) non dovrebbero avere con loro le creature a quatto zampe,non sono amorevoli con loro ,beh speriamo che Alemanno non si comporti come loro ,ormai non ho fiducia in nessuno
gente che non merita nulla, e mi meraviglio che ci sono partiti che li difendono pure compresi preti..che schifo!invece agli animali chi li difende e protegge??nessuno..e si vede..:-(
speriamo la situazione venga risolta riconoscendo le necesità a quelle povere creature,se gli animali votassero….avrebbero sicuramente tanta più considerazione, ma purtroppo sono in balia della sensibilità dell’uomo e si vede chiaramente l’indifferenza,diceva un grande personaggio qualche decennio fa:la civiltà di un popolo si vede da come tratta gli animali… quanta saggezza in queste parole, vi prego signori responsabili, riflettete un pò e agite,grazie
Non ho parole
scusate perche’ sono nomadi devono essere persone cattive con gli animali….assurdo.gente che non merita nulla….e invece gli italiani che agli animali ne fanno di cotte e di crude quelli vanno bene.ricordiamoci cosa gli hanno fatto in tempo di guerra…….io sono grande animalista…e per nulla razzista……..
mi da davvero fastidio quando si dice quella gente……..ho avuto occasione di conoscerli agosto dell’anno scorso ero disoccupata come pure adesso sono andata a fare raccolta dell’uva su 4o persone italiani eravano in tre….non piace agli italiani lavorare ad agosto….ci stavano ragazzi di colore indiani e i rom….simpatici.non mi piace fare d’ogni erba un fascio.
Ognuno ha il governo che si merita. Il Fascio romano si segnala per la sua insipienza e per il qualunquismo cerebrale.
Sarebbe utile una campagna internazionale per segnalare ai turisti che vanno a Roma le condizioni
reali della “città eterna”. Sui Rom o gruppi vari non mi esprimo, buoni e cattivi dappertutto, ma lo stato post-abbandono è responsabilità degli organi vigilanti, che però finisce che utilizzano la feroce
soppressione.
Da tempo per gli animali, e non solo, la chiamo la capitale del sud, senza offesa. Le rovine sono diverse ma è quasi simile a Il Cairo…passeggiare senza rischiare di cadere è impossibile. Sulla organizzazione e sui trasporti sarebbe il caso di studiare la vita delle formiche, ci insegnerebbe molto. Mi associo a quanto detto da Francesca che avendo vissuto i fatti con tante altre bravissime catturatrici ha perso le speranze. Faso tuto mi’, vero sindaco? Sa quanto mi è costato accollarmi con coscienza (purtroppo noi ne siamo forniti) un cane vagante del Comune di Roma? A tutt’oggi 2.411 euro. Ho trovato forse una buona adozione, altrimenti sta bene dove sta e arriveremo a 3000 euro. Le volontarie che ne salvano a branchi, pagano spese veterinarie, cibo, antiparassitari arrivano a cifre da capogiro. E l’UDA da tempo è un fantasmino. La colpa è del bayon, sti’ fondi che dovevano arrivare 3 anni fa e sono arrivati tardi, ecc. ecc. ma c’è stata pure la mancanza assoluta di volontà politica ad affrontare il problema. Le nostre lettere sbattevano contro il muro di gomma. Primo far del male agli animali porta sfortuna, secondo ce lo ricorderemo, terzo, le auguriamo ogni bene.
Il problema, al di la’ della sensibilità personale, e’ che i personaggi politici DI QUALUNQUE PARTITO se ne fregano altamente della popolazione animale e delle loro problematiche… L’Italia sotto questo punto di vista fa proprio schifo … E ci vanno sempre di mezzo i poveri animali…si potrebbe parlare a lungo anche di questi accampamenti rom.. Ma preferisco stendere un velo pietoso.. Tanto ribadirei cose già dette e ridette…
Cara Isabella, io sono di Roma e ti posso assicurare che quando c’era la Cirinnà a gestire l’Ufficio Diritti Animali le cose funzionavano ed anche bene: io personalmente ho chiamato varie volte e sono intervenuti sempre. Ora l’Ufficio Diritti Animali non funziona più, i fondi per gli animali sono stati praticamente azzerati, i vigili non sanno neanche cosa sia il regolamento comunale di tutela degli animali (vedi le botticelle che girano anche alle tre del pomeriggio d’estate davanti ai vigili). Ti do ragione nel senso che a quasi tutti i politici non importa nulla degli animali, ma personalmente non vedo l’ora che questo fallimentare sindaco con tutti i suoi amici lasci il governo della città.