Setter non più utile alla caccia, abbandonato nel recinto come un vecchio utensile
I vari sopralluoghi evidenziavano così la presenza di un setter di 10 anni che sarebbe apparso gravemente denutrito. Sempre ad avviso dell’OIPA avrebbe vissuto costantemente in un recinto in aperta campagna, con le reti schermate da teli per impedire la visuale dall’esterno. Il cane aveva a disposizione solo una cuccia in plastica e una ciotola con acqua definita dall’OIPA “putrida”.
Era stato probabilmente lo stato di isolamento sociale ad avere portato il cane ad esibire comportamenti stereotipati, come il frequente girare su sé stesso, sintomo di uno stato di grave stress. Nessuno si è mai recato ad accudirlo, pertanto le guardie zoofile OIPA Ancona si sono recate sul posto con due medici veterinari, di cui un comportamentalista, e, una volta appurate le gravissime condizioni fisiche e psicologiche del cane, hanno proceduto con un sequestro per maltrattamento e detenzione non idonea, ricoverando subito il cane nel canile sanitario di competenza per sottoporlo a cure ed accertamenti. Nei giorni successivi è emerso che la denutrizione era così marcata da impedirgli di assimilare il cibo correttamente.
“Micki, questo il nome del setter, probabilmente non più utile per la caccia, era stato abbandonato in quel recinto esattamente come un vecchio utensile in disuso. Stava letteralmente morendo di fame e impazzendo per via dell’isolamento, uno dei maltrattamenti più gravi per un animale sociale come il cane – sottolinea Rocco Coretti, coordinatore del nucleo di guardie zoofile OIPA di Ancona e provincia – Il livello di disinteresse nei suoi confronti emerge dal fatto che nessuno ad oggi si è fatto avanti per chiedere informazioni su di lui e sulla denuncia che abbiamo presentato. Il proprietario, nonostante le nostre indagini, risulta tutt’ora irreperibile”.
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