CAMPAGNA ROMANA
Una delle tante polemiche è con la Comunità di S. Egidio, a proposito del paventato sgombero del campo rom di via Cave di Pietralata. State tranquilli che non sgomberiamo, ma non accettiamo ultimatum, disse in sostanza il Sindaco Alemanno. Il Responsabile della Politiche della sicurezza del Comune, aveva però confermato: ci saranno altri sgomberi.
Argomento difficile, quello dei campi rom. Difficile perché, comunque, rappresenta la mancanza di interazione tra culture diverse. Intolleranza di alcuni, ma anche disagi degli abitanti del posto ed emarginazione dei rom. Tragici incendi, ed interventi di polizia finalizzati allo sgombero voluto dal Comune. Tantissime critiche sulla mancanza di luoghi alternativi e validi dove trasferire i nomadi. Di fatto occupano altri posti e la mancata programmazione degli interventi di sgombero si è vista con le macchine della Polizia locale che seguivano le carovane per capire dove gli sgomberati stavano andando ad accamparsi.
Vicende dolorose, che creano ulteriori incomprensioni. Tra gli aspetti che hanno messo in evidenza la mancanza di programmazione, anche la gestione degli animali che vivevano nei campi poi sgomberati. Più che mancanza di programmazione, assenza di interesse, visto che solo grazie ai volontari sono stati salvati i cani ed i gatti rimasti tra le macerie. Non tutti salvati, comunque, visto che in alcuni casi sono rimasti …. sotto le macerie. Così è finita ad alcuni micetti dello sgombero di via del Flauto e Casal Bruciato. Poi i cani rimasti feriti e quelli che, affamati, hanno divorato alcuni gattini. Sono almeno 150 i mici salvati dai volontari aiutati dalla sezione cittadina dell’ENPA. Una quindicina i cani.
Preoccupano le risposte arrivate dalle autorità comunali. Nelle mail inviate dal Comune di Roma si evince, anche su questo piano, la mancata programmazione. Dopo la sgombero del campo di via della Martora, avvenuto mesi addietro, il Comune rispose che per gli animali era possibile rivolgersi alla ditta che eseguiva gli accalappiamenti. Dimostrazione che nessuno aveva pensato di coinvolgere nelle operazioni di sgombero qualcuno che pensasse agli animali. Poi la nota che si era deciso di non dare continuità ai servizi dell’ Ufficio Diritti degli Animali, per arrivare all’ultima epistola dove si afferma che dalle foto scattate dai volontari, non è possibile risalire ai luoghi dello scempio. Della serie … non ce ne può fregare di meno.
Negli ultimi sgomberi, una decina di mici sono stati prelevati e consegnati alle strutture comunali, ma sono incredibilmente di più quelli salvati dai volontari, curati, riabilitati e dati in adozione in più parti d’Italia. Roma come un qualsiasi piccolo centro del sud Italia, con amministrazioni che non si pongono il problema dei propri randagi ed i volontari che si danno da fare per prelevare, curare e cercare adozioni spesso in altre regioni. Roma che si è scordata dei suoi gatti. Roma che non vuole integrazione, sicuramente con i suoi abitanti a quattro zampe e che risponde in maniera schizofrenica, per non dire maleducata, ai cittadini che chiedono assistenza per gli animali lasciati tra le lamiere taglienti e gli incendi nei campi sgomberati.
Di tanto in tanto affacciano proposte di nuovi sgomberi e tra i volontari sale l’apprensione di doversi nuovamente precipitare a raccattare cani e gatti tra roghi e cumuli di pericolose macerie. Un politica indecorosa che stride con il mantenimento, ereditato dalle precedenti Giunte, di attività con uso di animali, quali quelli detenuti nello zoo-bioparco di Roma che ora annuncia pure iniziative con un delfinario.
Mentre nelle conferenze stampe si mostrano i lustrini di animali reclusi, nelle fette di (ex) campagna romana, altri vengono lasciati al loro destino.
Ti invitiamo ad aderire all’appello (APPELLO SOSPESO VEDI SOTTO) concordato con i volontari che hanno seguito le vicende degli animali abbandonati nei campi sgomberati. Ti invitiamo, così, a fare in modo che il Comune di Roma non commetta altri errori che potrebbero costare la vita ad altri animali.
VITTORIA: IL COMUNE DI ROMA PRIMA DEGLI SGOMBERI CENSIRA’ E AFFIDERA’ GLI ANIMALI A STRUTTURE IDONEE IN COLLABORAZIONE CON I VOLONTARI (VEDI ARTICOLO).
L’INVIO DI LETTERE DI PROTESTA E’ PERTANTO SOSPESO.
GRAZIE A TUTTI COLORO CHE HANNO CONDIVISO QUESTA BATTAGLIA DI CIVILTA’.